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L’accordo Francia, Germania E Regno Unito Sotto Accusa. Aggira sanzioni all’ L’Iran

febbraio 5, 2019 • Articoli, Paralleli, z in evidenza

 

Redazione –

Comunicato stampa di Struan Stevenson, coordinatore della Campagna per il Cambiamento in Iran (CiC), Bruxelles, 1° febbraio 2019:

“È stupefacente che Gran Bretagna, Francia e Germania abbiano collaborato su un accordo per aiutare le aziende che desiderano continuare a negoziare con l’Iran a evitare le sanzioni americane”. Così si è espresso, irritato, Struan Stevenson, coordinatore della Campagna per il Cambiamento in Iran (CIC)”.

Parlando durante una visita al Parlamento Europeo a Bruxelles, Stevenson ha inoltre  dichiarato:
“Alla fine di giugno dello scorso anno la polizia tedesca ha arrestato un diplomatico dall’ambasciata iraniana a Vienna in un’operazione congiunta che ha coinvolto la polizia e le autorità giudiziarie e di sicurezza di Germania, Francia e Belgio. Due aspiranti attentatori e il diplomatico Assadollah Assadi, che aveva consegnato loro una bomba ordinando di farla detonare a una grande manifestazione dell’opposizione iraniana (MEK) presso Parigi, sono stati accusati di atti di terrorismo e sono in carcere in attesa di processo.

Successivamente, un’azione analoga è stata intrapresa contro le trame terroristiche iraniane negli Stati Uniti, in Danimarca, in Bulgaria, nei Paesi Bassi e in altre nazioni europee, che stanno ora imponendo le loro sanzioni al regime iraniano e inserendo in una lista nera alcuni dei suoi agenti. Alla fine di dicembre, il primo ministro albanese Edi Rama ha espulso l’ambasciatore e il primo segretario dell’ambasciata dell’Iran per avere posto un rischio per la sicurezza in Albania.

È chiaro che l’Iran usa le sue ambasciate come fabbriche di bombe e cellule del terrore, tramando atrocità in Europa e in America; eppure qui abbiamo tre Stati dell’UE, che sono stati firmatari del fallito accordo nucleare con l’Iran, disposti a ignorare le trame terroristiche dell’Iran, trascurare la sua terrificante situazione dei diritti umani, ignorare il suo aggressivo sfruttamento di combattenti per delega in Siria, Yemen, Iraq e Libano e cercare di continuare a firmare accordi commerciali come atto di vile accondiscendenza con lo spregevole regime iraniano.

La dura presa di posizione del presidente Trump sul rinnovo delle sanzioni è assolutamente giustificata, dato che alti funzionari iraniani hanno ammesso questa settimana di aver mentito e nascosto parti chiave del loro programma nucleare durante i negoziati per firmare il Piano d’Azione Congiunto Globale (JCPOA) con l’Amministrazione Obama degli Stati Uniti, la Russia, la Cina, la Germania, la Francia e il Regno Unito. Ignorare questi fatti, nel tentativo disperato di ammansire la dittatura clericale iraniana, è un insulto per gli 80 milioni di cittadini oppressi che hanno protestato in città di tutto l’Iran negli ultimi 13 mesi, chiedendo il cambio di regime e il ripristino della libertà e della giustizia.

Che la Germania si unisca a questo pessimo affare aggira-sanzioni quando la polizia ha arrestato il diplomatico iraniano accusato di un complotto terroristico, è straordinario. Che la Francia aderisca all’accordo, quando il complotto terroristico iraniano avrebbe ucciso e mutilato decine di uomini e donne sul suolo francese, è ancora più sbalorditivo; e che il ministro degli Esteri britannico Jeremy Hunt presenti positivamente l’accordo con Francia e Germania come un modo per dimostrare l’impegno del Regno Unito per l’accordo nucleare è oltraggioso. Il signor Hunt ha già dimenticato la crudele detenzione della giovane madre britannica Nazanin Zaghari-Ratcliffe, detenuta nel famigerato carcere di Evin a Teheran da quasi tre anni con accuse inventate?

Spero che gli Stati Uniti ora intraprendano un’azione robusta contro Francia, Germania e Regno Unito per punirli per i loro vili tentativi di placare i mullah. Le società europee che commerciano con l’Iran dovrebbero essere consapevoli del fatto che stanno semplicemente sostenendo uno dei regimi più crudeli del mondo. Dovrebbero forse fermarsi a riflettere sull’azienda italiana che ha venduto dozzine di gru mobili al regime iraniano. Queste gru vengono ora utilizzate di routine per impiccare prigionieri politici e manifestanti per i diritti umani in pubblico.”

 

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