Le teorie cospirazioniste ai tempi del Coronavirus
di Daniel Pipes* –
All’improvviso, voci influenti non addossano la responsabilità del Covid-19 alla Cina comunista, ma al Regno Unito, agli Stati Uniti e a Israele. Questo cambio di paradigma calza un pernicioso schema di pensiero medievale che va preso sul serio e confutato.
Tale schema di pensiero risale al 1100 d.C. e ai Crociati in Europa. Da allora, le persone confuse che sperano di dare un senso a eventi inattesi e nefasti evocano sistematicamente lo spettro di una cospirazione mondiale. Quando lo fanno, incolpano prevalentemente due presunti cospiratori: i membri di società segrete occidentali o gli ebrei.
Le società segrete includono i cavalieri Templari, i massoni, i gesuiti, gli Illuminati, i giacobini e la Commissione Trilaterale. Gli ebrei sono presumibilmente governati da un’autorità occulta, i “Savi anziani”, come il Sinedrio, l’Alleanza Israelitica Universale e l’American Israel Public Affairs Committee.
In epoca moderna, i teorici della cospirazione hanno aggiunto a queste organizzazioni dei Paesi: le società segrete sono state rimpiazzate dal Regno Unito e dagli Stati Uniti, i Savi anziani ebrei da Israele. Questo trio di Stati è accusato costantemente di fatti sconcertanti come l’assassinio di JFK, la morte della principessa Diana, l’11 settembre o la Gande Recessione.
E così anche con il Covid-19. Il virus ha avuto origine nella città cinese di Wuhan, forse in un “mercato umido”, uno dei mercati di prodotti alimentari freschi di origine animale e di animali vivi destinati al consumo umano, forse all’Istituto di Virologia di Wuhan, o probabilmente a causa di una combinazione: animali infetti nell’Istituto che sono stati rivenduti al mercato come prodotti alimentari. Il fatto che il Partito comunista cinese (PCC) abbia fatto di tutto per dissimulare il virus non ha soltanto facilitato la sua diffusione, ma ha altresì occultato le origini di questo virus.
Ma quello che è successo in seguito è noto a quasi tutte le persone senzienti e viventi: il virus si è diffuso da Wuhan ad altre parti della Cina, per poi propagarsi nel resto del mondo. Non c’è alcun mistero in merito alla responsabilità del PCC nella pandemia. L’espressione virus di Wuhan non è una insinuazione razzista, ma descrive esattamente la realtà.
Accusare esclusivamente gli inglesu, gli americani e gli ebrei implica ignorare l’altro 94 per cento dell’umanità: le grandi potenze dell’Europa continentale (Francia, Germania, Russia); i movimenti totalitari (comunismo, fascismo, islamismo); i membri delle religioni universalistiche (buddisti, cristiani, musulmani); e l’intero mondo non occidentale (Iran, Cina, Giappone). Nel caso del coronavirus, la Cina comunista non è considerata un cospiratore plausibile.
E così, le teorie cospirazioniste che sono inevitabilmente emerse, si sono focalizzate su tre perenni sospettati. E non sorprende affatto che il PCC le incoraggi. Il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Lijian Zhao ha twittato: “È possibile che sia stato l’esercito americano a portare l’epidemia a Wuhan”. Zhao ha poi ritwittato delle informazioni “molto importanti” su “nuove prove che il virus proviene dagli Stati Uniti”. A causa di queste e altre dichiarazioni ufficiali, il Washington Post spiega che “le teorie anti-americane hanno preso piede” in Cina al punto che le comunicazioni Internet del Paese sono “inondate dalla teoria (…) che il coronavirus ha avuto origine negli Stati Uniti”.
Allo stesso modo, i media russi hanno accusato Londra e Washington di aver sviluppato il virus sia per colpire la Cina, minando la sua economia, sia per prepararsi a un’azione offensiva testando armi batteriologiche di difesa.
Due generali delle Guardie rivoluzionarie iraniane hanno sollevato lo spettro del virus presentandolo come un’arma biologica americana da utilizzare contro la Cina e l’Iran, mentre i media di Stato iraniani hanno ripetutamente puntato il dito contro gli Stati Uniti o contro gli elementi sionisti. I media algerini e turchi hanno accusato gli ebrei di aver sviluppato il coronavirus per ottenere potere, rendere le persone sterili o per fare fortuna vendendo l’antidoto.
La Lega antidiffamazione osserva che negli Stati Uniti le teorie cospirazioniste sfruttano il Covid-19 “per diffondere le loro teorie antisemite secondo le quali gli ebrei sono responsabili della creazione del virus che diffondono per rafforzare il loro controllo su una popolazione decimata oppure per trarre profitto dalla situazione”.
Il fatto che gli israeliani siano in prima linea nella ricerca di una cura per il Covid-19 è stato deformato per confermare i sospetti dei cospirazionisti che gli israeliani traggono profitto dalla situazione. Il voltafaccia dell’ayatollah Naser Makarem Shirazi, un’eminente figura religiosa iraniana, che inizialmente si era detto favorevole all’acquisto di un vaccino israeliano se fosse stato il solo disponibile, rivela quanto sia tormentata la mente di tutti gli antisemiti.
Così il virus di Wuhan ha riesumato delle tematiche medievali in risposta a notizie inattese e nefaste. Per quanto assurde, queste teorie impediscono di comprendere la natura del virus, di affrontarlo e di contenerne i danni. Anziché tentare di ignorare queste folli teorie cospirazioniste, occorre confutarle, diversamente esse s’inaspriranno, prolifereranno e, come accaduto spesso in passato – si pensi a Stalin e Hitler – rischieranno di fare terribili danni.
*Traduzione di Angelita La Spada – Versione originale: http://www.danielpipes.org/19280/conspiracy-theories-in-a-time-of-virus
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