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Menzogne di regime, in Iran occultati i dati su decessi da Coronavirus

marzo 2, 2020 • Articoli, Medio Oriente, z in evidenza

di Loredana Biffo

Il regime degli ayatollah sta dando nuovamente prova della sua meschinità e malafede, è drammatica la condizione che vive il popolo in questi giorni a causa dell’infezione da COVID-19  che si abbatte su una popolazione già allo stremo per condizioni economiche a dir poco precarie (questo è uno dei motivi delle numerose manifestazioni degli ultimi mesi), ma la situazione legata alla presenza del Coronavirus nel paese, sta raggiungendo dei picchi preoccupanti, soprattutto perché il regime tenta in tutti i modi di occultare i dati e le informazioni, questo ci induce a fare alcune considerazioni a filo di penna.

https://twitter.com/Shahabeiran/status/1212410607397429248?s=04&fbclid=IwAR0U7knZUJMtlRcqdcAmNlubQF0qgDPWUWFUs0Rs1NyoLJmidnHoGLRlTpA

Le poche notizie contrastanti tra loro sono trapelate a partire da giovedì 27 febbraio, riguardavano casi di persone contagiate, medici, infermieri e operatori sanitari in primis. Nel frattempo la compagnia Mahan Air dell’esercito dei Guardiani della Rivoluzione (Pasdaran) proseguiva con in voli diretti in Cina. Il focolaio sarebbe partito dalla città di Qom nella quale i decessi risultano essere 50. Giovedì 27 febbraio si parlava di oltre 100 nuovi contagiati che sommati ai precedenti raggiungerebbero la cifra di 250. 

Tuttavia il Ministero della salute ha emanato un bollettino ufficiale che parla di 54 decessi e 987 contagi in tutto il paese; in realtà i morti avrebbero superato i 500 casi, tra cui Muhammad Mir Muhammadi, membro del Consiglio di sicurezza iraniano.

Il vice ministro della sanità Iran Harichi, durante una conferenza stampa minimizzava l’emergenza negando le cifre sui decessi (secondo lui sarebbero 34 i morti e 388 gli infetti) in riferimento alla città di Qom, successivamente è risultato egli stesso positivo al test del Covid-19. 

Sarebbero diversi i funzionari governativi ed esponenti ai vertici del regime risultanti contagiati dal virus, tra i quali: Masoumeh Ebtekar, vice presidente responsabile per le politiche sulle donne e gli affari di famiglia; Mojtaba Zolnour, capo della Commissione per la sicurezza nazionale e gli affari esteri del parlamento; l’Ayatollah Khosro Shahi ex ambasciatore del regime, e Ghalibaf, sindaco e capolista delle elezioni del parlamento per le elezioni del 21 febbraio a Teheran.

Domenica 1 marzo l’Organizzazione Mojahedin del Popolo iraniano (Resistenza Iranciana/CNRI) ha dichiarato che i decessi sarebbero oltre 650, e 150 nella sola città di Qom, e 150 a Teheran. La Presidente della Resistenza Maryam Rayavi ha lanciato diversi appelli all’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e i vari organi internazionali per fare chiarezza sulla tragedia che sta avvenendo in Iran a danno di una popolazione già fortemente provata dalla dittatura clericale e dalle menzogne del regime. Il virus avrebbe contagiato oltre al personale sanitario, anche quello carcerario e gli arrestati durante le ultime manifestazioni (che normalmente versano in condizioni psicofisiche terrificanti a causa delle efferate torture che subiscono) . 

Il Presidente Hassan Rouhani oltre a non aver preso le misure necessarie all’emergenza, avrebbe dichiarato che è sufficiente applicare la quarantena ai contagiati, senza che vi sia la necessità di cure particolari.

L’OMS ha annunciato che 97 passeggeri iraniani contagiati dal Coronavirus hanno viaggiato in 11 paesi diversi. Il Wall Street Journal ha dichiarato che il 95% dei ricercatori americani stimano che in Iran  ci potrebbero essere tra gi 11,520 e 44,280 contagi, e che l’Iran sia stato esportatore del virus in Canada, Nuova Zelanda e Norvegia. 

Mentre l’Iran sarebbe l’epicentro della diffusione di Covid-19 nella regione Medio Orientale, il regime oltre a negare, continua a mantenere i voli verso la Cina e rifiuta di accogliere nel paese la delegazione dell’sms per monitorare la situazione. Nel frattempo sono numerosi i filmati (usciti clandestinamente dal paese) di persone che muoiono per strada perché private delle cure necessarie, e sarebbero effettuate dal personale del regime diverse sepolture di nascosto la notte, del resto basti pensare a tutti quei detenuti politici di cui le famiglie non hanno più saputo la sorte per rendersi conto della situazione nel paese, per non parlare del fatto che non vengono garantite ai cittadini le cure minime necessarie per affrontare la malattia.

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