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Iran, rivolte in 95 città

novembre 17, 2019 • Articoli, Mondo, z in evidenza

Redazione –

Iran: le rivolte si sono diffuse in piu di 95 città, 21 province. Almeno 27 persone uccise, centinaia ferite.

 

E’ l’ennesima rivolta, la scintilla è dovuta al rincaro del triplo del prezzo della benzina.Finora le proteste si sono diffuse in oltre 95 grandi città in 21 province.

La gente gridava slogan: “Abbasso Rouhani”, “Abbasso Khamenei”, “Abbasso Dittatore”, “Non riposeremo finché non avremo i nostri diritti”. Le forze dei Pasdaran hanno aperto il fuoco su manifestanti.

Rapporti dei Mojahedin del Popolo ( PMOI / MEK ) dall’interno dell’Iran indicano che almeno 27 manifestanti sono stati uccisi a Teheran, Shiraz, Karaj, Sirjan, Behbahan, Shahryar, Khorramshahr, Marivan e centinaia di feriti, alcuni in condizioni critiche. Tuttavia, le proteste continuano in tutto l’Iran.

Maryam Rajavi, presidente eletto del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana (NCRI), ha salutato le persone che si sono ribellate in oltre 21 province e ha espresso le sue condoglianze alle famiglie dei martiri. Ha esortato tutta la popolazione, in particolare i giovani, in tutto il paese a sostenere i manifestanti. Ha sottolineato che fino a quando questo regime corrotto e medievale rimarrà al potere, la povertà, i prezzi elevati, la disoccupazione, la corruzione, la repressione e la discriminazione continueranno.

Iranian protesters gather around a fire during a demonstration against an increase in gasoline prices in the capital Tehran, on November 16, 2019. – One person was killed and others injured in protests across Iran, hours after a surprise decision to increase petrol prices by 50 percent for the first 60 litres and 300 percent for anything above that each month, and impose rationing. Authorities said the move was aimed at helping needy citizens, and expected to generate 300 trillion rials ($2.55 billion) per annum. (Photo by – / AFP)

Rajavi ha inoltre invitato la comunità internazionale, le Nazioni Unite e tutte le organizzazioni per i diritti umani a condannare fermamente la repressione dei manifestanti e sostenere la rivolta del popolo iraniano e le sue principali richieste di un Iran libero e democratico.

E’ un paese in emergenza cronica, dove u n gran numero di persone sopravvive a malapena, ed aspetta per mesi il versamento dei propri salari. in particolare i bambini sono vittime della povertà e della corruzione, un’agenzia stampa affiliata al regime Fars pubblicò tempo fa un rapporto sulla situazione dei minori.

Il rapporto era intitolato “Bambini affittati o i cui organi vengono venduti / Bambini trucidati nell’ombra di un legislazione deficitaria”, e denunciava la sparizione dei minori. Qualche tempo dopo un membro del Consiglio Comunale di Teheran, Fatemeh Daneshvar, ha dichiarato che nei terreni abbandonati vengono spesso ritrovati cadaveri privi di occhi e di reni.

L’emergenza sociale in Iran è da anni un problema di vaste dimensioni, ma il regime indifferente, porta avanti i suoi obiettivi, depreda le ricchezze del paese per portare avanti il programma nucleare e finanziare il terrorismo internazionali, oltre a reprimere duramente tutti coloro che osano ribellarsi.

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