di Giovanna Cambiano –

François Hollande ha concesso la grazia a Jaqueline Sauvage, la donna condannata a dieci anni di carcere per l’omicidio del marito che da 45 anni la picchiava e aveva ripetutamente abusato sessualmente delle figlie.

Si pone così fine ad una vicenda drammatica con la grazia totale che cancella quella parziale, dopo che per due volte i giudici francesi avevano respinto per due volte la richiesta da parte delle due figlie della donna ritenendo che dovesse scontare per intero la pena senza nemmeno la grazia parziale.

Oggi l’annuncio del presidente Hollande dato anche sul suo account Twitter: “Ho deciso di accordare a Jacqueline Sauvage lo sconto del residuo della sua pena. Questa grazia mette fine immediatamente alla sua detenzione”.

L’avvocato Nathalie Tomasini ha dichiarato di essere molto emozionata e felice dopo un anno di lavoro accanito, era al corrente della decisione del Presidente, ma ha voluto mantenere il riserbo fino all’ufficializzazione; il capo dello Stato aveva accordato la grazia dopo il parere positivo del ministro della giustizia emesso il 9 dicembre in seguito al rifiuto dei giudici di dare la libertà condizionata.

Jaqueline con la sua drammatica esperienza, simile a tante di donne e figli vittime della violenza maschile, è diventata un simbolo, aveva fatto scalpore la condanna emessa dai giudici, si erano scatenate molte mobilitazioni in suo favore, ma la corte di Parigi riteneva che la riflessione della donna e il suo “pentimento” erano insufficientemente profondi e quindi condannata a 20 anni di reclusione, nonostante le figlie avessero più volte testimoniato in merito alle efferate violenze anche sessuali da parte del padre. Ora la donna è stata dichiarata definitivamente libera e potrà tornare dalle figlie.