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La Dinamo Sassari riparte da Alghero.

settembre 9, 2015 • Agorà, Articoli, z in evidenza

 

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di Luigi Coppola

“Questa Dinamo è come il Cagliari di Gigi Riva: vince divertendosi con la vera passione.
Se si guarda avanti e non di fianco, queste cose succedono”.
L’avvio di una strepitosa Geppi Cucciari, madrina dell’evento, ha segnato la serata maratona alle Cantine Sella & Mosca di Alghero, lo scorso quattro settembre. Una pioggia battente e bene augurale ha caratterizzato la prima parte della presentazione degli sponsor 2015 del Roster Campione d’Italia. Entusiasmo ma anche consapevolezza dei propri mezzi e una grande fiducia nell’organizzazione di un grande gioco di squadra. Dagli atleti in campo sino a tutti i quadri e collaboratori della società. Le istituzioni decisive per portare a Sassari nel più breve tempo possibile un palazzetto adeguato ai target di una grande squadra, seguita non solo in tutta l’isola. Il player decisivo e determinante come sempre, il caloroso sostegno dei tifosi.

La portata travolgente del “fenomeno Dinamo”, realizzatosi nella passata stagione con lo storico «triplete» (conquista Supercoppa, Coppa Italia e Scudetto), sarà metabolizzata dai posteri. Il concetto è stato ribadito più volte negli interventi sul palco algherese, moderati (un eufemismo) dalla straordinaria anchorman di Cabras. Il passaggio da “fenomeno” a realtà è stato marcato da Giuseppe Cuccurese, direttore generale del Banco di Sardegna. Primo e più longevo sponsor del roster sassarese, forte di un prezioso sodalizio venticinquennale.
Per celebrare lo storico successo, il primo istituto di credito sardo ha realizzato un kit celebrativo per rinsaldare il legame con i tifosi, fidelizzandone magari anche conti e depositi. Una carta prepagata con un clone da collezione e la maglia dello scudetto, saranno i gadget finanziari che consentiranno sconti ai possessori, per tutti gli acquisti relativi al merchandising Dinamo.
Monta, come in tutti i casi di clamorosi exploit agonistici sportivi, la corsa alle stime dell’indotto virtuoso incassato nel territorio. Si moltiplicano neologismi quali : il “riscatto di un Popolo” (quello Sardo) – la determinazione della “Gente del Sud” – (che inevitabilmente ha fatto carriera al Nord). Inevitabili le “sinergie” con le istituzioni: i loro rappresentanti non possono ne devono esimersi dai riti delle passerelle e delle immancabili «photo opportunity».

Succede anche a Sassari con la Dinamo: l’onda empatica avvolge squadra, tifosi, l’isola, e rifrange sulle altre sponde. Ci si chiede spesso, se come nel calcio, ci si possa riscoprire uniti (come comunità: nazionale, regionale o locale) e vincenti (identificandosi in una comune acclarata vittoria), solo davanti ad un pallone che gonfia la rete o, in questo caso, che sfila di sotto da un cesto, mentre intorno al rettangolo di gioco, grondano applausi e fitte miocardiche.

Di fatto il successo arriso alla società sassarese, insapettato, considerando il brevissimo spazio di tempo (tre anni) trascorso da una situazione prossima al fallimento, al podio più alto nel basket italiano, non nasce per caso. Il ciclo fulmineo ha già innescato opportunità rilevanti non solo per sostenitori e tifosi blucerchiati.
La presentazione annuale con gli sponsor, già divenuta culto, presso la pregiata casa vinicola algherese, è una conferma che calamita ogni anno nuovi stakeholder nel «progetto Dinamo».

Non a caso due gangli vitali nel trasporto nazionale da e per la Sardegna, entrambi con un blasone storico consolidato quanto complesso nell’immaginario sardo (Tirrenia e Meridiana), hanno confermato la partnership come Gold Sponsor Dinamo.
Le società di trasporto, che possono fare la differenza nel rilancio della Sardegna, saranno gambe e ali alla compagine di coach Sacchetti, accompagnandoli oltre mare alla conquista di nuovi traguardi agonistici. La compagnia aerea, recentemente protagonista di una radicale ristrutturazione aziendale, farà volare atleti e tifosi al seguito, con appositi charter in partenza da Olbia. Con tariffe agevolate, in tutte le trasferte del calendario di Eurolega, dove la Dinamo debutterà per la seconda volta nel prossimo mese di ottobre.

Ne poteva mancare il colosso delle telecomunicazioni, made in Sardegna, già pionere della new economy italiana negli anni ’90. La Tiscali, fondata da Renato Soru, ha intensificato la sinergia con la Dinamo, diventando anch’essa “Gold Sponsor”. Il logo societario troverà visibilità sui pantaloncini dei cestisti.

Valore strategico nel «Progetto Dinamo», nella formazione di lunga durata, è il protocollo siglato con l’Università di Sassari. Una cooperazione di marketing, sostenuta ancora dal Banco di Sardegna. Il progetto, fortemente voluto dal Rettore Massimo Carpinelli, apre in futuro ad altre realtà economiche, sportive e culturali. Potrà favorire la prolificazioni di nuovi “giovani Sardara”. Il merito saliente di patron Stefano, presidente del soccer biancoblù, laureatosi in legge all’ateneo sassarese, risiede come già ricordato anche in questa occasione, nell’aver migrato sullo sport agonistico, asset essenziali: rigore, dedizione, organizzazione di un modello moderno di business. Acquisito con umiltà in giro per l’Europa, aprendosi con intelligenza e senza pregiudizio ad altre realtà consolidate (Barcellona, Milano), per allestire e costruire un progetto condiviso nell’isola.
“Stefano è velocissimo” – ha detto fra l’altro Marco Mazzucco, direttore operativo della Reale Mutua Assicurazioni (settore professionale di provenienza dello stesso Sardara).

Se questa “velocità” nel voler cambiare registro culturale nell’isola, coinvolgerà un po’ tutti,
la piccola «rivoluzione» sarda è già partita.
L’abbraccio dei tremila sassaresi in piazza d’Italia, il sette settembre è un buon viatico.

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