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Repubblica Ceca e Russia, una separazione?

marzo 30, 2015 • Articoli, Mondo, z in evidenza

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Redazione

Con un territorio prevalentemente pianeggiante, attraversato dal Danubio e dall’Elba, circondato da dolci montagne, la piccola Repubblica Ceca ha oggi un PIL pro capite lievemente superiore a quello dell’Italia e una popolazione altamente scolarizzata di circa 10.5 milioni di abitanti. 

Storicamente il territorio ha sempre fatto parte degli Imperi Centrali. Soltanto alla caduta dell’Impero Austroungarico, dopo la Prima Guerra Mondiale, è emerso come stato indipendente e democratico insieme alla regione slovacca, con il nome di Cecoslovacchia. Dopo la Seconda Guerra Mondiale la Cecoslovacchia faceva parte del blocco comunista. L’eroica e disperata rivolta di Praga del 1968, schiacciata dai carri armati russi, fecero di Praga e del popolo ceco un’icona dell’aspirazione alla libertà dell’Europa dell’Est durante la Guerra Fredda. Dopo il crollo dell’URSS la Cecoslovacchia si divise pacificamente in due stati – la Repubblica Ceca e la Slovacchia.

La Russia post-sovietica e la Repubblica Ceca hanno sempre mantenuto relazioni molto amichevoli, cooperando in vari campi, ad esempio per l’energia nucleare. Sulla carta i legami economici fra i due paesi sono limitati: nel 2014 le esportazioni ceche verso la Russia sono state soltanto il 3,1% del totale, le importazioni il 3,9%. Gli investimenti esteri diretti in Russia sono scarsi e la Sberbank russa – l’unica grande banca russa presente in Repubblica Ceca – ha soltanto l’1,9% del mercato. Questi numeri tuttavia sono ingannevoli. Alcune grandi imprese russe utilizzano società di comodo registrate in altri paesi per effettuare investimenti in Repubblica Ceca.

Sotto il presidente Vaclav Klaus i rapporti fra Cechia e Russia si sono intensificati, non soltanto in campo economico. Secondo il Security Information Service, il numero di spie russe nell’ambasciata russa a Praga è ‘’estremamente elevato’’. Di recente però la Russia ha espulso quattro diplomatici cechi in risposta alla decisione di Praga di espellere tre cittadini russi, accusati di essere agenti segreti.

La Repubblica Ceca fa parte dell’Unione Europea – non dell’Eurozona. Nell’ultimo anno l’UE ha lanciato un’offensiva diplomatica nei confronti di Praga, perché sostenga le sanzioni europee alla Russia per l’aggressione all’Ucraina. I leader cechi si sono divisi: il Primo Ministro è apertamente contrario alle sanzioni, ma in Repubblica Ceca è il parlamento ad avere l’ultima parola in politica estera.

Ora Praga sembra propendere per una linea più dura con Mosca. Il 2 marzo scorso un funzionario dell’esercito USA ha annunciato che la Repubblica Ceca potrebbe partecipare congiuntamente all’esercito americano all’esercitazione Atlantic Resolve, che rappresenta la risposta di Washington alla crisi ucraina e alle recenti grandi manovre militari russe che simulavano come teatro di guerra tutto il fronte occidentale, dall’Antartico al Mar Nero.

Il prossimo luglio i leader UE dovranno decidere i termini di nuove sanzioni, e la Repubblica Ceca dovrà prendere una decisione: tutto indica che si allineerà alla posizione della Germania e della Francia, con grande dispiacere dei Russi. 

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