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Francia: “caso Benalla”, la soap opera estiva

luglio 25, 2018 • Agorà, Articoli, z in evidenza

 

di Loredana Biffo –

Imperversa in Francia il caso Benalla, una vicenda dal profilo inquietante che sta facendo crollare a picco la popolarità del presidente Macron. I deputati dei Républicains presenteranno una mozione di censura, ovvero di sfiducia, contro il governo francese dopo lo scandalo legato ad Alexandre Benalla, il bodyguard e collaboratore di Emmanuel Macron indagato per le violenze del primo maggio a Parigi: è quanto annunciato dal capogruppo dell’opposizione repubblicana all’Assemblea nazionale Christian Jacob, secondo il quale”l’esecutivo ha fallito”.

Alexandre Benalla è stato vicino al Grande Oriente di Francia, la più antica loggia massonica del Paese e la più potente in Europa continentale, e a quella dell’Emiro Abdel Kader, che porta il nome di un grande teologo musulmano per dimostrare che la massoneria non è ostile all’Islam.

È un’altra delle rivelazioni sull’ex guardaspalle del presidente Emmanuel Macron giunta dal sito d’informazione ‘Explicite’, creato due anni fa da una cinquantina di giornalisti fuoriusciti dall’emittente “I-Tele” del gruppo Vivendi. La stessa fonte ha sottolineato che Benalla aveva relazioni in comune con la rete di contatti del ministro dell’Interno, Gerard Collomb.

Insomma, un presidente che assume un buttafuori come Max non è certo un modello di integrità, Il ragazzo è stato licenziato da Montebourg dopo una toccata e fuga, senza problemi lo stavano portando al grado di tenente colonnello della gendarmeria con l’accreditamento segreto militare come bonus.

Dal canto suo Macron smentisce che Benalla abbia mai avuto possesso dei codici nucleari, che abbia usufruito di un appartamento di 300 metri quadri, di uno stipendio di 10.000 euro e che non è il suo amante come lo accusano i suoi detrattori.

Resta il fatto che il bodyguard e collaboratore è indagato per le violenze del primo maggio a Parigi, le accuse sono rivolte alle responsabilità del palazzo presidenziale e l’80% dei francesi è costernato per il caso che scuote la Republique e invocano chiarimenti da parte del presidente. Insomma la vicenda dai contorni scandalistici sta diventando sempre più simile ad un balletto di responsabilità dal sapore melenso di una soap opera.

Il 27enne Benalla, il quotidiano ‘Le Parisien’ ha ricordato che nato nelle banlieue, a Evreux (Eure), nel settembre 1991, l’ex addetto alla sicurezza di Macron di origine marocchina “ha cambiato nome per francesizzarsi”. Un riservista che ha fatto il percorso formativo in gendarmeria con Benalla ha raccontato sotto anonimato alla stessa fonte che gia’ all’epoca voleva infiltrarsi negli ambienti politici per trarne vantaggi”, criticando una “promozione immorale al grado di luogotenente colonnello, ottenuta grazie all’Eliseo”.

 

 

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