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Le ribelli

marzo 8, 2018 • Agorà, Articoli, z in evidenza

 

Maryam Rajavi –

“Le donne ribelli e combattenti dell’Iran sono la forza cruciale per il cambiamento”.

In occasione della Giornata Internazionale della Donna, Maryam Rajavi, la Presidente eletta della Resistenza Iraniana, ha detto che le donne sono state al centro delle proteste nazionali di Gennaio 2018, che hanno scosso il regime dei mullah fino in fondo.

Maryam Rajavi ha poi aggiunto che i 39 anni di storia di questo regime sono la storia della repressione delle donne iraniane e che, anno dopo anno, le leggi misogine sono aumentate e le misure repressive contro le donne sono state intensificate.

Le più piccole richieste delle donne con questo regime non possono essere soddisfatte, perché l’eco di queste richieste, all’orecchio dei mullah, equivale alla caduta del regime stesso.

Maryam Rajavi ha precisato che i mullah hanno privato le donne di uno dei loro più fondamentali diritti, il diritto a scegliere il proprio abbigliamento ed hanno imposto il velo obbligatorio alle donne come un mezzo per opprimere tutta la società.

Ha anche detto ai mullah al potere: “Dato che voi avete torturato e giustiziato decine di migliaia di donne Mojahedin e di altre attiviste, dato che le avete private dei loro più fondamentali diritti, allora le donne iraniane hanno il diritto di rovesciare questo regime teocratico.

E questo diritto verrà certamente esercitato. Rovesciare questo regime è diritto di ogni donna iraniana. Ma allo stesso tempo è l’unico modo per riconquistare la libertà e la parità.
Come dimostra l’esperienza degli ultimi 39 anni, questo regime non ha lasciato spazio ad altro metodo o mezzo”.

Maryam Rajavi ha detto che le proteste iraniane non mirano solo a rovesciare un sistema politico. “Questa è una rivolta contro il fondamentalismo religioso. Le donne non sono scese in strada per chiedere qualcosa al regime.

Loro vogliono eliminare il regime teocratico. Le donne non si sono ribellate per chiedere solo la loro libertà. Si sono ribellate per liberare tutta la nazione”.

La Presidente eletta della Resistenza Iraniana ha aggiunto che le attuali circostanze hanno fornito il potenziale per proseguire le proteste e che le donne hanno un ruolo decisivo nel fugare quest’atmosfera di paura, di repressione e scetticismo, nonché nell’organizzazione e nella diffusione delle proteste.

Secondo Maryam Rajavi, sostenere la lotta contro il fondamentalismo è il più grosso progetto di quest’epoca per i difensori dei diritti delle donne. E dato che il cuore di questo fondamentalismo batte in Iran, ed è quello del regime teocratico, sostenere le proteste del popolo iraniano, e soprattutto quelle delle donne iraniane, che mirano al rovesciamento del regime teocratico è doppiamente importante.

Maryam Rajavi ha ribadito ancora una volta le richieste urgenti del popolo iraniano e della Resistenza, che aveva già sollevato di fronte al Consiglio d’Europa il 24 Gennaio, ed ha chiesto un immediato intervento a livello mondiale per far rilasciare le persone arrestate durante le proteste, garantire la libertà di parola e di assemblea, l’abolizione del velo obbligatorio e di ogni repressione verso le donne.

Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana. 8 Marzo 2018

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