Lo Stato Parallelo. Libro inchiesta di Andrea Greco e Giuseppe Oddo, edito da Chiarelettere. E’ sempre lui, il petrolio, che condiziona la politica dell’Italia. Un’inchiesta durata cinque anni.
L’Eni è l’ente delle strategie spericolate, i rapporti con il mondo arabo, russo e la crisi con gli alleati occidentali. Uno spaccato sull’Italia degli ultimi sessant’anni, che va dalla Dc di Fanfani e le aperture di Moro alle giravolte di Berlusconi, miglior alleato di Vladimir Putin.
A partire dalla morte del suo fondatore, Enrico Mattei, una morte mai del tutto chiarita ufficialmente. L’ex presidente Gabriele Cagliari suicidatosi mentre si trovava in carce. Due amministratori delegati sono indagati per corruzione internazionale. E’ una vicenda inquietante, tra le più fosche e misteriose nel panorama italiano costellato di misteri e mancate attribuzioni di responsabilità.
Il petrolio, la maledizione italiana, si pensi alle inchieste della Procura di olii di Viggiano e Tempa Rossa che si stanno rivelando un problema per il Ministro Maria Elena Boschi che dovrà chiarirle in Parlamento, ma anche alla magistratura in merito ad un emendameto ripristinato per favorire gli interessi del compagno della ex Ministra Guidi; un intreccio con le vicende di Banca Etruria che hanno messo in luce un rapporto di potere familistico all’interno del governo.
Un libro che mette in luce il legame tra passato e presente nelle drammatiche storie di corruzione italiane:
“Un giorno, eravamo negli anni settanta, Giuseppe Ratti mi avvertì che Pier Paolo Pasolini voleva parlarmi. Ero a Roma e me lo vidi arrivare al Grand Hotel St. Regis di piazza Repubblica….
Voleva sapere cosa pensavano i russi della morte di Mattei…Mi chiese che tipo d’uomo fosse Cefis e se avessi delle sue foto”.
Mario Reali ex dirigete Eni responsabile delle attività in Russia
« La subordinazione occidentale al velo islamico e non solo Gülten Ceylan, sociologa kurda, denununcia la violenza sulle donne e il matrimonio forzato »