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La posizione europea “sconosciuta” sulla Siria

ottobre 2, 2015 • Articoli, Mondo, z in evidenza

 

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Redazione

Oggi, 2 ottobre 2015, Francia e Germania incontrano Russia e Ucraina in Normandia per il quarto incontrovolto a discutere e risolvere la questione fra Ucraina e Russia. Questa volta però l’incontro non riguarderà soltanto la questione Ucraina, ma – pur se in modo informale – anche il ruolo della Russia in Siria. In mancanza di istituzioni politiche europee democraticamente responsabili, Francia e Germania discuteranno direttamente con la Russia la posizione dell’Europa relativamente alla Siria.

È possibile che questione ucraina e questione siriana vengano affrontate come un pacchetto unico di ‘do ut des’ fra Unione Europea e Russia? La Russia lo spera. Gli Stati Uniti hanno messo in guardia gli Europei, ricordando che le due questioni debbono essere mantenute ben separate ma, vista l’incapacità degli USA di riportare ordine in Medio Oriente e la loro riluttanza a impegnarsi ancora militarmente (hanno sospeso anche il programma di addestramento di milizie laiche, dopo che gli islamisti di al-Nusra hanno in parte sterminato in parte incorporato il primo contingente già addestrato dagli Americani), noi Europei siamo attratti dalla risolutezza di Putin, che appare pronto a rischiare e a toglierci le castagne dal fuoco.

Tanto più che un accordo generale con la Russia e l’abolizione della sanzioni imposte alla Russia per l’Ucraina ci porterebbero anche vantaggi economici immediati: nessun problema per i rifornimenti di energia dalla Russia, la ripresa delle nostre esportazioni, stabilità in Ucraina e in Moldavia.

La tentazione è forte, ma probabilmente Francia e Germania cercheranno piuttosto un ruolo di mediazione fra Russia e Stati Uniti sulla questione siriana, né cederanno senza condizioni sulla questione ucraina. Probabilmente non saranno tanto ingenue da buttarsi troppo facilmente tra le braccia di Putin: la Russia nonè affatto in grado di risolvere i problemi del Medio Oriente e di pacificare la regione; il suo intervento è mirato a salvare le basi russe nel Mediterraneo preservando almeno un pezzo di potere alawita. Soltanto unaccordo negoziato fra tutti i protagonisti regionali potrebbe fermare davvero la spaventosa carneficina in Medio Oriente.

Sarà molto interessante sapere che cosa si diranno davvero i rappresentanti francesi, tedeschi e russi oggi in Normandia, visto che faranno la vera politica estera dell’Unione Europea: al di fuori di ogni procedura democratica, al di fuori di ogni meccanismo politico elettivo, al di fuori di ogni programma politico discusso in parlamento e sui giornali, mentre tutti noi ci occupiamo d’altro.

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