L’emancipazione femminile in Italia, per non dimenticare
Che l’8 marzo sia un momento di riflessione su quanto è stato, sulla battaglia del femminismo che con pregi e difetti è stato il più grande, l’unico movimento per la liberazione dalla schiavitù patriarcale e clericale, ma soprattutto per non dimenticare che il cammino è ancora lungo.
1946: Le donne italiane votano per la prima volta
1960: Le donne vengono ammesse a tutte le professioni
1962: Viene abolita la norma che permette il licenziamento in caso di matrimonio.
1963: Viene abolito lo ” ius corrigendi”, che dava al marito il diritto di colpire la moglie accusata, a suo personalissimo giudizio, di aver commesso errori con lo scopo appunto di “correggerla”.
1975: La riforma del diritto di famiglia pone i coniugi sullo stesso piano di parità.
1978: Viene approvata la legge 194 che legalizza l’aborto.
1981: Vengono abrogati Delitto d’onore e Matrimonio riparatore.
1996: La violenza sessuale non è più considerata reato contro la morale pubblica, ma contro la persona.
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