Documento AIFA su obbligo vaccinale per le forze dell’ordine
di Loredana Biffo –
Il sindacato di polizia COSAP (Coordinamento Sindacale Appartenenti Polizia), dopo aver ingaggiato una battaglia in merito all’obbligo vaccinale per i dipendenti, si è scontrato con le posizioni dell’AIFA, agenzia del farmaco italiana, la stessa avrebbe lamentato (con una nota inviata al ministero degli interni) l’intasamento della Pec, a causa dell’elevato numero di e-mail ricevute da parte del personale della polizia per chiedere informazioni ed esprimere dubbi leciti sui vaccini obbligatori. Il sindacato di polizia ha risposto all’AIFA attraverso un documento dell’avvocato Renate Holzeisen (http://caratteriliberi.eu/wp-admin/post.php?post=18171&action=edit)
Pubblichiamo in calce la nota AIFA relativa:
AC/AC/FM AC/AC/FM
Il Direttore Generale
Roma,
Al Ministero dell’Interno
Direzione Centrale di Sanità della Polizia di Stato
c.a. Dott. Fabrizio Ciprani dipps.dirsan.sags@pecps.interno.it
Segreteria del Dipartimento della P.S. Ufficio II Dipps.555persc@pecps.interno.it
E p.c.
Ufficio di Presidenza presidenza@pec.aifa.gov.it
Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della trasparenza AIFA rpct@pec.aifa.gov.it
OGGETTO: Richieste da parte di persone assoggettate ad imposizione vaccinale ex D.L. 44/2021 di ostensione della prescrizione medica con riferimento all’obbligo vaccinale ai sensi dell’art. 4 ter D.L. n. 42021.
Con la presente nota si segnala a codesto Ministero, per il seguito di competenza, che sono pervenute nei giorni scorsi agli indirizzi di posta elettronica certificata dell’Agenzia, centinaia di PEC da parte di personale appartenente alla Polizia di Stato aventi ad oggetto la richiesta di ostensione della prescrizione medica finalizzata alla sottoposizione al trattamento vaccinale da Covid 19 ai sensi dell’articolo 4 ter del D.L. n. 44/2021, sollecitata da una Sigla sindacale
denominata “COSAP” che ha reso disponibile sul proprio sito1 un modello gratuito da utilizzare al fine di contrapporsi ad eventuali misure vaccinali obbligatorie.
Tali richieste, tutte di identico contenuto, non sono fondate né dal punto di vista regolatorio né dal punto di vista scientifico poiché i vaccini autorizzati alla immissione in commercio per il trattamento dell’epidemia da Covid 19 sono medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa (RRL), ai sensi dell’art. 91 del d.lgs. n. 219/2006, ossia sono medicinali “la cui prescrizione o la cui utilizzazione è limitata a taluni medici o a taluni ambienti”.
Infatti, come riportato nelle relative determine AIFA, si tratta di medicinali “da utilizzare esclusivamente presso le strutture identificate sulla base dei piani vaccinali o di specifiche strategie messe a punto dalle regioni”.
Pertanto, tale condizione (RRL) è riferita al solo impiego dei vaccini presso le strutture vaccinali e la loro distribuzione è effettuata dalla Struttura Commissariale.
Si rappresenta, inoltre, che l’invio massivo di tali richieste ha intasato le caselle di posta certificata dell’Agenzia, causando notevoli problemi al funzionamento dei sistemi informativi, oltre a disfunzioni organizzative per le strutture coinvolte.
Si rimane a disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti.
Il Direttore Generale
Nicola Magrini
MAGRINI NICOLA AIFA – AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO 2.10.3.1 Direttore 17.12.2021 16:13:59 UTC
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