Iran: Le forze repressive attaccano gli agricoltori che manifestano ad Isfahan ferendone sette
Redazione –
Migliaia di agricoltori della zona orientale di Isfahan, compresi quelli di Varzaneh, venerdì mattina 9 Marzo, si sono radunati per protestare contro il rifiuto del governo di fornirgli l’acqua. Gli agricoltori furiosi hanno parcheggiato i loro trattori su entrambi i lati della strada e si sono diretti verso l’acquedotto di Varzaneh sulla strada per Yazd.
Gli agricoltori hanno gridato: “Non abbiate paura! Non abbiate paura, siamo tutti insieme!”, “Voi chiamate sabotatori chiunque difenda i propri diritti!”, “Vergognatevi della vostra gestione! Vergognatevi della vostra giustizia!”, “A morte le autorità irresponsabili!”.
Gli agenti anti-sommossa hanno attaccato gli agricoltori per impedire loro di proseguire e di avvicinarsi agli impianti idrici lanciando gas lacrimogeno e sparando. Nell’attacco sono rimasti feriti sette agricoltori. La gente ha poi iniziato a bruciare copertoni di auto in risposta al lancio dei lacrimogeni.
La protesta degli agricoltori di Varzaneh è iniziata il 16 Febbraio ed è proseguita fino al 28 Febbraio, con manifestazioni fuori dal palazzo del comune e della società che gestisce l’acqua, con marce lungo il fiume Zayandeh Rud. Gli agricoltori durante le protesta hanno gridato: “Rouhani bugiardo, dov’è il mio Zayandeh Rud?”, “L’acqua dello Zayandeh Rud è un nostro assoluto diritto!”, “Noi lottiamo, noi moriamo, ma ci prendiamo i nostri diritti!”.
Il prosciugamento dello Zayandeh Rud, causato dalle politiche fraudolente di questo regime, sta influenzando la vita degli agricoltori da 17 anni e le loro condizioni di vita sono peggiorate giorno dopo giorno. Gli esponenti del regime hanno ripetutamente cercato di zittire le proteste degli agricoltori facendo false promesse, come quella che avrebbero pagato un indennizzo, ma non hanno mai fatto nulla.
La Resistenza Iraniana saluta gli agricoltori oppressi che protestano ad Isfahan e condanna con forza l’attacco criminale delle forze repressive che ha provocato il ferimento di molti di essi. Incoraggia inoltre tutto il popolo e i giovani di Isfahan a mostrare loro sostegno e solidarietà.
non si fermano le proteste i tutto il paese per la repressione del regime, qui di seguito i nomi delle donne e uomini iraniani che sono state incarcerati, che sono sotto tortura e rischiano la pena di morte:
Ali Salem Peyman Chehrazi Mehrdad Ghazi Javad Abatavallili Banafshe Jamali Bahar Aslani Zohre Assad Pour Shahla Entezari Azadeh Behkesh Marzie Amiri Molud Hajizadeh Masumeh Akbari Mahshid Pour Assad Savabeh Rakhsh Atefeh Khosravi Zahra Ahmadi Ayna Ghatebi Jaghubi Zahra Ayati E numerose altre di cui non sono pervenuti i nomi È da giorni che i parenti sono presenti in varie città di fronte alle prigioni in particolare quello famigerato Evin.
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