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Approvata alla Camera la legge sulla cittadinanza

ottobre 13, 2015 • Articoli, Comunicati Stampa

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Redazione

E’ stata approvata alla Camera la legge sulla cittadinanza, ora il ddl dovrà passare al senato. Ius soli temperato e Ius culturae saranno i nuovi strumenti indispensabili per l’ottenimento della cittadinanza. i 127 mila stranieri in possesso dei requisiti, potranno accedervi. Il testo è passato con 310 si, 66 no e 83 astenuti.

Hanno approvato Democratici, Sinistra Ecologia e libertà, tra le proteste della Lega. Hanno votato contro Fdl, Forza Italia e si è astenuto il Movimento 5 stelle; il tutto in presenza di solo una ventina di deputati.

Potrà quindi diventare italiano chi è nato in Italia da genitori stranieri, uno dei quali deve essere in possesso del permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo; si è inserito anche un emendamento includente anche i figli dei comunitari, che sarebbero stati esclusi per via del fatto che i titolari di permesso Ue per soggiornanti di lungo periodo sono i cittadini di Stati non appartenenti all’Unione europea, in tal caso i figli di cittadini europei sarebbero stati esclusi da questa nuova norma, si è quindi provveduto a rimediare.

Sarà necessaria una dichiarazione di volontà espressa da un geitore all’ufficiale dello stato civile del comune di residenza del minore, entro il compimento della maggiore età. Chi è nato e risieda in Italia legalmente e ininterrottamente fino a 18 anni verrà aumentato da uno a due anni dal raggiungimento della maggiore età il termine per la dichiarazione.

Coloro che arrivano entro i 12 anni e e frequentino le scuole italiane per almeno 5 anni avranno diritto se il corso di studi sarà frequentato e completato.

La campagna delle varie associazioni ha raccolto e depositato in Parlamento nel 2012 oltre 200 mila firme, pur non avendo del tutto raggiunto i risultati auspicati, riconoscono i passi avanti del testo approvato oggi.

“Auspichiamo che questa sia finalmente l’occasione perché una legge sancisca ciò che già nei fatti è una realtà”. Il commento di Unicef, Save the Children e Rete G2, che con diversi emendamenti hanno chiesto un ampliamento della platea dei beneficiari. “Ora tempi rapidi per l’approvazione in Senato”

 

 

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