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Ilva, testimonianza di un operaio

dicembre 10, 2014 • Articoli, Lavoro, z in evidenza

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Le dichiarazioni di un operaio delle officine ocm cap, reparto sotto inchiesta da parte della Magistratura di Taranto.

Luciano Manna

Abbiamo qui con noi un operaio dell’Ilva che lavora da diversi anni alle officine OCM CAP che sono le officine dove lavorava Nicola Darcante. Ti diamo un nome simbolico, Mario.
Parliamo di questa officina, cosa c’è sotto queste officine?

In pratica sotto questa officina all’epoca c’era una serie di cunicoli e sotto c’erano trasformatori all’apirolio e vasche di raccoglimento, non so di olio…

Più o meno quanti anni fa hanno costruito questa officina?

Diciamo dal 1997 al 2000.

E prima dell’officina cosa c’era?

Erano tutti cunicoli sotterranei, gallerie sotterranee dove passavano dei cavi da sotto, e c’erano questi trasformatori all’apirolio… e c’erano delle vasche di raccoglimento, non so di preciso, di olio, di acqua e comunque posso garantire che sotto non c’era una pavimentazione.

Quindi veniva utilizzato l’apirolio? 

Si e dal terreno assorbiva tutto.

Quindi il piano calpestabile di questi cunicoli o gallerie non era contenuto?

Non era contenuto, esatto.

E c’era il terreno? Si
Le ditte esterne che lavoravano in questi cunicoli prima delle officine ocm cap facevano manutenzione? Si, e pulizia industriale.
Operai dell’Ilva entravano in questi cunicoli? Devo dire la verità non ricordo, però ricordo che c’erano queste pozze per terra che andavano giù come se si facessero dei buchi naturali.

Il terreno assorbiva?

Esatto si.
Poi iniziarono a costruire l’officina, e con questi cunicoli cosa hanno fatto?

Prima di costruire l’officina hanno dovuto riempire tutte queste gallerie sotterranee, hanno riempito… arrivavano camion… con… di tutto… tutto ciò che stava, fusti… tutto ciò che potevano portare… portavano e buttavano tutto sotto sino ad arrivare al riempimento…

Prima di costruire l’officina quindi hanno riempito queste gallerie con diversi materiali?

Si.

Ricordi quali?

 No, materiali vari, di tutto. Anche da dentro l’officina stessa ancora oggi ci sono dei piccoli spazi che si riesce a vedere che sotto ci sono fusti o cose, e la pavimentazione molto spesso si gonfia, addirittura arriva anche a 40, 50cm, formando delle crepe, e in un altra zona delle officine che fuoriesce come un materiale liquido, diventa umido dove ci sono questi rigonfiamenti.
C’è una parte delle officine dove esce…. Si, diventa come se fosse bagnato questo rigonfiamento, poi c’è la semat che viene spesso per poter riparare tutti questi… rompono il pavimento, mettono una griglia di ferro e mettono un pò di cemento.
Quante persone in tutto si sono ammalate in queste officine? Tra le persone che hanno avuto il problema maligno alla tiroide e quello benigno saranno più di 30.

In tutta l’officina quanti siete?

280.

Alcune persone che hanno avuto diagnosi positiva al carcinoma vengono spostati in altri reparti?

Si non rientrano da noi.

Ilva che controlli ha fatto sulle persone? 

Volevamo che ci facessero fare almeno a noi delle officine delle visite accurate alla tiroide, tramite i sindacati abbiamo esposto questo problema Ilva si è rifiutata e ha detto che al massimo poteva fare controlli palpabili… diciamo con le mani e in effetti è quello che sta succedendo, il dottore dell’Ilva ci controlla lui direttamente, solo che fa un controllo manuale… lui attribuisce il problema alla mancanza di iodio, si pensa che scendiamo tutti dalla montagna.
In una relazione firmata dal commissario Bondi leggiamo quanto segue: “l’esito delle indagini allo stato attuale esclude un’esposizione dei lavoratori ad agenti inquinanti”.

Ma il commissario Bondi è mai venuto alle officine ocm cap?

No, non è mai venuto, anzi inviterei Bondi a venire nelle nostra officina per vedere di persona i controlli come sono stati fatti, e vorrei anche esporre un problema, non vorrei dare tutta la colpa a Bondi ma anche a noi stessi operai perchè a noi hanno messo anche delle macchinette con dei tubicini che controllano i fumi e le polveri.
Rilevatori che vengono indossati dall’operaio che lavora?

Esatto e dovrebbero essere portati per otto ore, per tutta la giornata invece a noi li mettevano o ai capisquadra che stanno nell’ufficio oppure vengono messi a noi ma un paio d’ore magari, dall’ora di pausa sino alle 12.30 quando uno non sta lavorando.
La macchinetta viene messa all’operaio che sta fermo?

Si, oppure ce lo mettono… per esempio se lo mettono a un saldatore o a un carpentiere… quando gli mettono la macchinetta gli dicono di fare qualcos’altro e la macchinetta addosso non viene tenuta per più di due ore in totale.
Quindi a un saldatore o a un carpentiere viene messa la macchinetta addosso e gli si dice… di fare qualcos’altro, tranne fare la saldatura, oppure magari gliela mettono, gli fanno stare dieci minuti a lavorare e poi si toglie da dove sta giusto per far vedere che il filtrino ha preso un pò di fumo e polvere.
Perchè hai detto è colpa anche di alcuni operai?

 E’ colpa degli operai perchè… anche dei capisquadra, coordinatori… perchè sono loro… magari Bondi non sa quello che sta succedendo in officina, parla senza sapere, ed è colpa dell’operaio perchè lì da noi in officina ci tengono più al lavoro che alla salute, anche la morte di Nicola… penso proprio che sia stata dimenticata presto… hanno tutti paura…
Mario tu hai paura di ammalarti? Si.

Hai fatto controlli?

 Si, grazie a Dio non ho niente però ho paura anche per gli altri, anche per il futuro della mia famiglia, i miei figli… ecco perchè sono disposto a parlare…

Qual’è l’invito che ti senti di fare ai tuoi colleghi?

Inviterei i miei colleghi a parlare, a denunciare quello che stiamo vivendo, soprattutto a chi sta passando la stessa cosa di Nicola, inviterei a raccontare e a dire la verità. Purtroppo il problema è che conosco troppo bene i miei colleghi dell’officina, non ci arriveranno mai a tanto anche perchè chi ha avuto il problema… quando è stato per Nicola è stato il primo a tirarsi indietro a non voler raccontare la sua storia per paura di avere ripercussioni sul lavoro.
Quali sono le attenzioni rivolte alle emissioni delle operazioni in officina?

Sino a poco tempo fa avevamo degli aspiratori che sono dei tuboni che fanno il giro di tutta l’officina ed erano stati fatti da noi, all’epoca dell’inizio del capannone, con dei bocchettoni che ti avvicini dove stai facendo la saldatura e sino a poco tempo fa c’era questo bocchettone che usciva fuori dal capannone e in pratica era sotto l’altezza della finestra e il fumo usciva fuori… e la polvere una parta usciva così persa nell’aria e parte rientrava dalla finestra perchè era proprio sotto la finestra, da dove usciva rientrava dentro.
Ma a questi tubi ci sono dei filtri?

No, dei motori che aspirano, non hanno filtri. Ultimamente è venuto questo nuovo ingegnere da quando abbiamo il problema e ha fatto fare delle prolunghe ai tuboni che escono fuori e porta in alto, poi dobbiamo dare dei meriti… che sta facendo mettere degli aspiratori a cappe fatti da una ditta solo che per esempio ci sono punti dove questi aspiratori non ce la fanno neanche ad aspirare… magari non sono lavori che si dovrebbero fare in officina.
Poi volevo dire anche un’altra cosa, quello che mi è rimasto impresso all’inizio di questa storia che per tanti anni abbiamo usato delle mascherine di carta poi siamo passati a delle mascherine M3… poi tutto ad un tratto da quando è cominciato il problema, non siamo mai riusciti a capire il motivo, perchè ci hanno tolto… hanno fatto scomparire tutte queste mascherine, a un certo punto ci è arrivato l’ordine di toglierle tutti, di far scomparire queste mascherine, le abbiamo tolte di mezzo, i capisquadra le hanno fatte sparire tutte…
Per quanto tempo avete usato queste mascherine?

 Per anni, sino a novembre (2013) da quando è iniziato il problema… poi le hanno tolte dall’uso e ci hanno detto anche di stare fermi, siamo stati fermi più di un mese sino a quando non abbiamo avuto le mascherine nuove, è stato roba di ore le hanno fatte sparire.

E nello stesso momento non le hanno sostituite?

No, hanno fatto l’ordinazione.
Mario il 30 Aprile 2014 muore Emilio Riva mentre il 16 maggio 2014 muore Nicola Darcante, io immagino questa scena… Nicola che arriva lì e incontra Emilio, secondo te cosa gli ha detto? Da parte mia non credo che Nicola abbia visto Riva, perchè Nicola è andato via col sorriso, lui invece Riva sicuramente è all’inferno, non è con Nicola.

 
http://www.peacelink.it/ecologia/a/41056.html
Note: Intervista realizzata da Carolina Casa (Rai) a maggio 2014. Peacelink ha chiesto ed acquisito l’integrale per depositarla presso la Procura della Repubblica di Taranto.
Copyright © Luciano Manna

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