Rachid un torinese veuto dal Marocco
CONFERITA LA CITTADINANZA ITALIANA A RACHID KHADIRI
Incontravo Rachid Khadiri quasi tutti i giorni nel centro di Torino, un ragazzo marocchino che come tanti, vendeva sciarpe, accendini e quant’altro. Membro di una famiglia numerosa, diversi fratelli che gli assomigliavano molto, e che ogni tanto confondevo uno con l’altro. Mi raccontò un giorno, che studiava, e lavorava per guadagnarsi da vivere. Ogni tanto rincontrandolo gli chiedevo come andavano gli studi, e lui mi rispondeva sempre con un sorriso e cercando di indurmi ad acquistare i suoi prodotti. Pregiudizialmente pensavo che raccontasse frottole, o che comunque la sua versione fosse un po’ edulcorata. Invece Rachid ha stupito tutti laureandosi in Ingegneria civile al Politecnico.
Glie è stata conferita la cittadinanza in ottemperanza a un decreto del Presidente della Repubblica. “Siamo felici – ha detto il Sindaco Fassino congratulandosi con lui – che il percorso di Rachid sia oggi onorato dalla cittadinanza. Speriamo questo esempio sia utile a tanti per un percorso di integrazione indipendentemente da quale sia la lingua, la religione o il paese di provenienza. A Torino vivono 150 mila stranieri e la nostra è una città di integrazione e che offre a tutti le stesse opportunità. Noi vogliamo che chi vive in questa città si senta cittadino italiano”.
“Sono contento per me e per tutti coloro che in questi anni mi hanno aiutato, è il coronamento di un sogno” ha detto Rachid nella sala dell’Anagrafe di Torino dove ha giurato fedeltà alla Repubblica Italiana e alle sue leggi.
Ho provato una grande commozione nell’apprendere la notizia, perchè Rachid è un concittadino speciale, a causa della sua vita difficile, meno fortunata e agiata di quella di molti suoi coetanei. Ma ci ha regalato la speranza, e un esempio di dignità e valore. Grazie Rachid
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