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Collaboratori

Caratteri Liberi è una rivista plurale e contro il pensiero unico. Pertanto gli articoli e l’opinione dei collaboratori può non coincidere con la posizione della redazione.

“La libertà è sempre libertà di dissentire”
Rosa Luxemburg

GIUSEPPE BONAZZI

Giuseppe Bonazzi

Sociologo, nato a Torino nel 1932, è professore emerito presso l’Università degli Studi di Torino. Nel 1954, fresco di laurea in filosofia, svolge supplenze in alcuni licei cittadini. Nel frattempo si avvicina al movimento operaio ed entra nell’Ufficio Studi della Camera del Lavoro dove effettua le prime “discese sul campo” nel mondo delle fabbriche torinesi. Nel 1957 è assunto come ricercatore presso l’ IRES Piemonte. Nel tempo libero compie per suo conto alcune ricerche empiriche, pubblica articoli e libri. Nel 1968, conseguita la libera docenza, ottiene l’incarico di Sociologia dell’Organizzazione presso la Facoltà di Scienze Politiche a Torino. Nel 1975 vince la cattedra presso la medesima Facoltà e la ricopre fino al 2007 quando esce di ruolo. Negli anni ’80 è chiamato a dirigere l’IRES e vi conduce una ricerca sulla riconversione lavorativa dei cassaintegrati, ma ben presto si dimette per contrasti con la dirigenza politica dell’Istituto. Negli anni ’90 è stato Segretario della Sezione Economia Lavoro Organizzazione dell’Associazione Italiana di Sociologia. Ha diretto la Rassegna Italiana di Sociologia (2003-2006) ed è stato Direttore del Dipartimento di Scienze Sociali (2002-2007). Spesso pionieristico nella scelta dei temi di indagine, ha progressivamente orientato i suoi interessi verso la ricerca etnografica, l’antropologia e la scrittura creativa. Di recente ha diretto una ricerca con metodo shadowing sulla sicurezza clinica in alcuni ospedali di una grande città nel nord d’ Italia.

I suoi principali campi di competenza sono:

  • a) la storia delle idee organizzative da Weber e Taylor fino all’attuale dibattito sulle organizzazioni reticolari. Su questi temi ha scritto due libri che sono da molti anni i più adottati sull’ argomento nelle università italiane ;
  • b) ricerche empiriche sull’ organizzazione del lavoro in fabbrica , le condizioni dei lavoratori, le strategie del management. Di particolare rilevanza sono i suoi studi sulla Fiat, che nel loro insieme testimoniano gli epocali cambiamenti avvenuti in mezzo secolo sia nella più grande industria italiana che nei discorsi intorno ad essa: dal primo libro (1964) che esamina gli effetti della repressione vallettiana sulle condotte e gli atteggiamenti operai fino alle pubblicazioni degli anni ’90 e oltre, focalizzati sui cambiamenti introdotti con la cosiddetta “fabbrica integrata” , ispirata al modello giapponese di organizzazione produttiva.

Ha anche condotto ricerche su:

  • il rapporto tra politici e imprenditori in una provincia del sud d’Italia
  • le dinamiche di potere che portano alla creazione di “capri espiatori” nell’ Amministrazione Pubblica (una ricerca comparata tra Italia e Francia);
  • i diversi stili di leadership nelle organizzazioni complesse;
  • la riconversione socio-lavorativa di lavoratori in esubero occupazionale;
  • il capitalismo asiatico , con particolare riferimento al caso di Singapore;

In pensione ha partecipato a una ricerca su alcune comunità monastiche; ha soggiornato presso una comunità di indios Yanomami su cui ha scritto un saggio; ha pubblicato la sua autobiografia intellettuale e un libro di racconti (vedi elenco pubblicazioni) .

Periodi di insegnamento e di studio trascorsi all’ estero:

  • 1979: Parigi presso l’ EHESS;
  • 1983: Oxford presso il Nuffield College;
  • 1988: Warwick (G.B.) presso il Dipartimento di Relazioni Industriali;
  • 1994: Singapore presso la locale Università, Dipartimento di Management
  • 2001/2: Cornell University dove ha tenuto corsi di sociologia dell’ Organizzazione presso il Dipartimento di Relazioni Industriali

Lea Melandri

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Lea Melandri, all’anagrafe Maddalena Melandri (Fusignano, 4 marzo 1941), è una saggista, scrittrice e giornalista italiana. Durante gli anni settanta è stata un attivista del movimento delle donne italiano, scrivendo vari libri al riguardo. Ha diretto dal 1971 al 1978 la rivista L’erba Voglio e dal 1987 al 1997 la rivista Lapis. Percorsi della riflessione femminile. Ha anche curato rubriche di vari giornali italiani, come Ragazza In, Noi donne, Extra Manifesto, L’Unità e Carnet. Nel 2011 è stata eletta presidente della Libera Università delle Donne di Milano, di cui è stata promotrice fin dal 1987

 

 

 

 

 

Aldo Giannuli

Giannuli

Barese, classe 1952, è ricercatore in Storia contemporanea all’Università Statale di Milano. Già consulente delle Procure di Bari, Milano (strage di piazza Fontana), Pavia, Brescia (strage di piazza della Loggia), Roma e Palermo, dal 1994 al 2001 ha collaborato con la Commissione Stragi ed è salito alla ribalta delle cronache giornalistiche quando, nel novembre 1996, ha scoperto una gran quantità di documenti non catalogati dell’Ufficio Affari Riservati del Ministero dell’Interno, nascosti nel noto “archivio della via Appia”. Il suo ultimo libro è “Papa Francesco fra religione e politica.” Chi è, quale Chiesa si trova a governare, quali sfide globali dovrà affrontare. blog www.aldogiannuli.it

 GIOVANNA CAMBIANO

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 laurea in filosofia, opera nel settore dell’organizzazione culturale e vive a Parigi.

 

 

Claudio Vercelli

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Ricercatore di storia contemporanea presso l’Istituto di studi storici Salvemini di Torino, per il quale conduce il programma didattico pluriennale Usi della storia, usi della memoria. E’ inoltre componente del gruppo di lavoro sulla didattica del costituendo Istituto per la memoria del lavoro, dell’impresa e dei diritti sociali.  Giornalista pubblicista, è collaboratore, tra gli altri, di Pagine ebraicheMoked e delle pagine culturali del quotidiano il Manifesto nonché del periodico PrometeoInoltre è direttore responsabile del mensile Cantiere della Feneal Uil.

Svolge attività di consulenza didattica e insegnamento a contratto. Attualmente conduce un seminario per l’anno accademico 2014-2015, per conto dell’Università degli studi di Torino, sulla deportazione il genocidio armeno nel contesto della costituzione del Medio Oriente contemporaneo. Per l’Università popolare di Torino è titolare dell’insegnamento di Storia contemporanea.

 Le sue aree di competenza sono la storia europea del Novecento, quella mediorientale e i regimi totalitari. Ha pubblicato, tra gli altri, i volumi Tanti olocausti. La deportazione e l’internamento nei Lager nazisti (La Giuntina, Firenze 2005); Israele e Palestina: una terra per due (Ega, Torino 2005); Israele. Storia dello Stato 1881-2008, dal sogno alla realtà (La Giuntina, Firenze 2007-2008); Breve storia dello Stato d’Israele (Carocci, Roma 2009)Storia del conflitto israelo-palestinese (Laterza, Roma-Bari 2010); Triangoli viola.La persecuzione e la deportazione dei testimoni di Geova nei Lager nazisti(Carocci, Roma 2012); Il negazionismo.

Storia di una menzogna (Laterza, Roma-Bari 2013). E’ inoltre coautore del manuale di storia per i licei e l’università Milleduemila. Un mondo al plurale, per la cura di Valerio Castronovo (La Nuova Italia, Firenze 2009-2014). Per l’anno in corso pubblicherà Soldati. Una storia sociale dell’esercito italiano, dall’Unità ad oggi (Laterza, Roma-Bari 2015) e Il dominio del terrore. Deportazioni, internamenti e stermini nel Novecento (Salerno editrice, Roma 2015)

 

Seila Bernacchi

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Seila Bernacchi, nata a  Lucca nel 1977, conseguita la maturità presso il Liceo classico N. Machiavelli di Lucca, frequenta il primo anno del corso di Lettere all’Università di Pisa. Dopo una lunga interruzione negli studi consegue la Laurea in Filosofia nel 2011 (110/110 Lode) presso l’Ateneo pisano con una tesi su “La Bioetica in Italia tra biopolitica e mass-media. Il caso della pillola abortiva Ru486”, relatore il Prof. Sergio Bartolommei.

Mentre frequenta il corso magistrale consegue – nel 2014 – il Diploma di Master universitario in “Comunicazione etica in medicina clinica e sperimentale” presso la Facoltà di Medicina dell’Università di Pisa con una tesi su “Riflessione etica sulla comunicazione nella relazione medico-paziente”.
Nel 2007 è socia fondatrice con il Prof. Bartolommei della sezione pisana della Consulta di Bioetica ONLUS di cui diventa coordinatrice nel 2013. Dall’aprile del 2014 entra a far parte del Direttivo nazionale della stessa Associazione.
I suoi Articoli

 

 

RAFFAELE BONANNI

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Dopo alcuni anni trascorsi a lavorare come manovale in un cantiere edile in Abruzzo, sua regione natale, nel 1970 Bonanni si iscrive alla CISL. Due anni dopo decide di frequentare il “corso lungo” presso il Centro studi della CISL a Firenze, dando così inizio alla sua carriera dirigenziale nel sindacato. Nel 1981 diventa infatti Segretario Generale della CISL di Palermo e nel 1989 viene eletto Segretario Generale della CISL siciliana. In questi anni di attività in Sicilia, Raffaele Bonanni si batte contro le infiltrazioni mafiose e diventa uno stretto collaboratore di Sergio D’Antoni.
Nel 1991 Bonanni viene chiamato alla guida della FILCA, l’associazione sindacale dei lavoratori edili della CISL. Entra a far parte della segreteria confederale della CISL per la prima volta nel 1998 e in quegli anni si occupa di numerosi temi, tra cui il lavoro, i trasporti, le politiche per il mezzogiorno, e ha avuto un ruolo importante nella stesura del “Patto per l’Italia” del 2002. Viene riconfermato segretario confederale nel 2001 e nel 2005.
Nell’aprile 2006 Raffaelle Bonanni succede a Savino Pezzotta nella carica di segretario nazionale, carica a cui verrà riconfermato nel 2009 con un consenso quasi plebiscitario.

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