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Mireille, un’altra vittima della barbarie del terrorismo islamico

marzo 26, 2018 • Agorà, Articoli, z in evidenza

di Loredana Biffo –

Si chiamava Mireille Knoll e aveva 85 anni, era scampata ai lagher nazisti, ma ha trovato la morte per mano di un fondamentalista islamico che si è introdotto nel suo appartamento, l’ha uccisa con 11 coltellate e ha dato fuoco al suo corpo, nonchè all’appartamento in cui la donna viveva.

A due giorni dall’attentato terroristico in cui ha perso la vita un gendarme, tre persone e numerosi sono stati i feriti, la Francia, cuore di Eurabia, è ancora protagonista del terrorismo islamico.

I figli di Mireille sono partiti da Israele dove risiedono per recarsi al funerale della loro madre che mai avrebbero immaginato sarebbe morta in una simile circostanza.

Mireille Knoll è potuta sfuggire alla Retata del Vel’ di Hiv’ grazie al passaporto brasiliano di sua mamma in 1942, è perita in 2018 a causa  dell’ odio e la barbarie islamica, pugnalata a 11 riprese, nell’appartamento familiare, Viale Philippe Auguste Parigi 11.

È la stessa barbarie che ha ucciso dei bambini ebraici a Tolosa, sgozzato un prete nella sua chiesa a Santo-Etienne-di-Rouvray o un ufficiale di gendarmeria a Trèbes, ucciso Sarah Halimi un anno fa anche lei nel suo appartamento dove un vicino di casa è entrato gridando Allah Hakbar e l’ha gettata dalla finestra, che ha fatto la strage del Bataclan proprio nel quartiere dove abitava Mireille, in una Francia con un’alta densità di popolazione islamica, dove le istituzioni temporeggiano nei confronti di tale barbarie che miete vittime innocenti.

 

 

 

 

 

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