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Il discorso di Rouhani alla nazione

gennaio 1, 2018 • Agorà, Articoli, z in evidenza

di Loredana Biffo –

l’Ayatollah Hassan Rouhani in seguito alle manifestazioni di protesta del popolo iraniano, ha tenuto un discorso alla nazione, con la faccia del demone ha raggirato la questione tentando di controbilanciare a suo favore gli eventi, cercando di far apparire le manifestazioni di protesta come un mero problema relativo agli aumenti dei beni di prima necessità, dando peraltro ragione ai manifestanti – probabilmente nella speranza di calmare i tumulti – dicendo: “le vostre richieste iniziali erano giuste. Siete stanchi dei prezzi alti e siete venuti a richiedere di risolvere il problema, ma fratelli e sorelle che siete venuti nella Piazza dei Martiri, voglio dirvi una cosa, siamo in una rivoluzione islamica un sistema fondamentale per la nostra società, come mai vi lasciate tentare e deviare da un gruppo di teppisti che si riunisce e urla “lasciate la Siria e risovete il nostro problema?“.

E’ corretto secondo voi che il Monafequin (questa è la descrizione che il regime dà ai membri della Resistenza, detti anche Mojahedin del Pololo, PMOI-Mek), i quali sono mercenari al soldo dell’America e dell’Europa, (forse Rouhani si è dimenticato di quanto l’Europa sia la sua fedele ancella in primis l’Italia che attraverso la Mogherini regge il manto degli Ayatollah) e il cui leader è una donna (il riferimento è a Mariam Rajavy presidente eletta della Resistenza), venga a dire che ci ringrazia per i nostri errori? l’Imam Zaman il dodicesimo Imam sciita, attraverso il suo rappresentante Khamenei e tutti gli Hezbollah sono adirati che una donna che è a capo dei Mojahedin del Popolo possa prendersi gioco di noi e irriderci. Voi con le vostre rimostranze state facendo il gioco dei media dei nemici (America, Israele ed Europa). State cercando di sopprimere questo sistema vigente in Iran, costituito dalla Rivoluzione Islamica che appartiene all’Imam Zamam che è il diretto rappresentante, vi rendete conto che con le vostre richieste rischiate di far pagare un costo alto al paese? Vi sembra giusto tutto questo?“.

 

Maryam Rajavy

 

In sostanza Rouhani ha dichiarato che il movimento della dissidenza è illegittimo, innanzitutto perchè capeggiato da una donna, e poi perchè contrario ai principi fondamentali della Repubblica Islamica che si basa sul principio del velayat e-faqui, ovvero la completa identificazione tra religione e politica secondo la ferrea legge della sharia, pertanto le donne sono relegate alla tutela dell’uomo; l’Ayatollah fa quindi riferimento esplicito al fatto che un movimento capeggiato da una donna non possa essere considerato attendibile, per tale motivo ha organizzato una contro manifestazione con i fedelissimi del regime, dove si inneggia al mullah e si dice che la presidente Rajay non ha nessun credito nella Repubblica Islamica.

Ha inoltre aggiunto che il diritto a manifestare non può sfociare nel danneggiamento di cose e nella violenza. Certo a quello chi pensano i suoi sgherri che nel frattempo hanno già ucciso alcuni dimostranti e feriti molti altri, con la consueta faccia tosta ha dichiarato che non esiteranno ad usare le maniere forti contro i dissidenti per stabilire la legalità.

Intanto, è stato fornito il primo bilancio ufficiale delle vittime nelle proteste a Doroud, nella provincia occidentale iraniana di Lorestan. Secondo il governatore della città, Mashallah Nemati, citato dall’agenzia di stampa Isna, sarebbero quattro le persone rimaste uccise durante le proteste. Altre sei persone sarebbero rimaste ferite, mentre sono stati danneggiati o dati alle fiamme molti edifici governativi, banche e luoghi religiosi.

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