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Al Quaeda, il grande assente nei media, ora minacce all’Italia

gennaio 14, 2016 • Articoli, Medioriente, Uncategorized, z in evidenza

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Redazione

Nessuno parla più di al Qaeda. L’organizzazione centrale, oggi guidata da al-Zawahiri, non fa più parlare di sé da lungo tempo, ma due organizzazioni affiliate sono molto attive: al-Nusra in Siria e AQAP, al Qaeda nella Penisola Arabica, in Yemen.

Intanto giunge oggi la notizia che l’algerino Abu Ubaydah Yusuf al-Anabi, in un video di 23 minuti e 24 secondi il cui contenuto è stato rivelato dall’agenzia mauritana «Al-Akhbar», che ne ha ricevuto una copia. Un video in cui dice che gli «invasori» italiani che si pentiranno e che saranno «umiliati e sottomessi».

Ma vediamo alcuni passaggi che servono a chiarire una dinamica sulla quale è calata l’attenzione per via dell’ingombrante presenza di Isis che catalizza l’attenzione dei media.

Il leader carismatico di AQAP, al-Wahayshi, è stato ucciso nel 2015 da un raid americano, ma è stato prontamente sostituito. Inoltre il gruppo è stato rafforzato dalla presenza di Saif al-Adel, tornato recentemente sul campo dopo aver trascorso molti mesi in Iran insieme ad alcuni compagni.

Al-Adel è un ex colonnello dell’esercito egiziano, già ricercato dagli USA come organizzatore dell’attentato del 1998 all’ambasciata americana di Nairobi, grande esperto di esplosivi, ed è il capo militare di al Qaeda. La guerra civile in Yemen ha permesso ad al Qaeda di rafforzare grandemente le sue posizioni e di estendersi in larghe porzioni del territorio.

Jabhat al-Nusra in Siria è oggi probabilmente più forte e più pericoloso di ISIS. Si è alleato con altri gruppi di ribelli e ha conquistato la città di Idlib. Invece di imporre la propria versione di sharia alla popolazione e agli altri ribelli, ha collaborato a governare la città, secondo le indicazioni di al-Zawahiri che, a differenza dei leader dell’ISIS, raccomanda di non terrorizzare o tiranneggiare gli altri musulmani.

In questo modo le conquiste territoriali di al-Nusra non hanno destato nessuno scalpore. Al Jazeera, televisione finanziata dal Qatar, ha recentemente mostrato un documentario in due puntate sulla storia del leader di al-Nusra Abu Mohammad al-Golani, presentandolo con il rispetto e la pompa dovuta a un capo di stato, il che ha aumentato enormemente il suo prestigio in tutto il mondo arabo.

Nell’intervista ad al Jazeera, al-Golani ha ribadito la propria lealtà ad al Qaeda e alla sua ideologia. Eppure nessun mezzo di informazione sembra oggi ritenere al Nusra un gruppo pericoloso.

Un altro gruppo affiliato ad alQaeda che si è rafforzato nel corso del 2015, ma di cui i giornali non parlano, è AQIM, cioè al Qaeda nel Magreb Islamico, che nel 2014 aveva perso molti militanti a favore dell’ISIS.

È tornato in seno ad AQIM tutto il gruppo di Mokhtar Belmokhtar, che ha milizie ben armate e addestrate soprattutto in Mali e Tunisia, mentre in Libia un altro gruppo affiliato, Ansar al-Sharia, da luglio governa la città di Derna, dopo averne cacciato l’ISIS.

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