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Legge elettorale, muoia la casta e tutti i suoi filistei

settembre 3, 2013 • Articoli, Politica, z in evidenza

L’odissea della legge elettorale, è il sintomo della patologia virulenta del sistema politico italiano, dove le responsabilità sono di tutta una classe politica intenta solo alla propria autoconservazione, mentre il Paese sprofonda in una crisi strutturale senza precedenti.

L’ideale sarebbe che scomparissero tra le sabbie desertiche della storia, e purtroppo questo è quasi impossibile. Paiono dei dei monarchi insediati da un dio a loro simile, re o faraoni che governano in modo indiscusso nella legittimità illegittima che si sono attribuiti.

Autoproclamano uno stato di innocenza, per dirla biblicamente, come re o faraoni, governano in modo così indiscusso col il sole nel suo sorgere a est e tramontare a ovest, indifferenti nei confronti dei sudditi.

E la questione della lotta di eliminazione nella cerchia dei detentori del potere, rimane questione interna da risolversi dietro le impenetrabili mura del palazzo.

Ma è altresì vero che l’etica dell’agire politico, richiede che noi cittadini rivendichiamo, instancabilmente la pubblica assunzione di responsabilità da parte dei politici per i danni insorti a causa delle loro azioni. Tanto più che, dall’altro lato, la classe politica non dà segno alcuno di abdicare in conseguenza al loro fallimento. Al massimo si limitano a salire sul carro del nuovo vincitore (vedi Franceschini e letta).

Come se questo bastasse a cambiare strutturalmente un sistema autoreferenziale e incancrenito.

Un obiettivo politico di primo piano, deve essere, proprio per gli stati a regime parlamentare, l’accelerazione immediata della sostituzione di chi ha fallito, oltre che la formazione seria della classe dirigente. E la contemporanea anomizzazione delle determinazioni esecutive relative alle decisioni-quadro di politica generale. Una riconquista e il ritorno al principio delle responsabilità personali, pure ad avvenuto abbandono degli incarichi ricoperti. Questo dovrebbe essere un obiettivo politico di primo piano.

Segnaliamo e consigliamo calorosamente la visione dell’intervento, passato sotto totale silenzio, dove il senatore Calderoli in data 8 agosto 2013 fa nomi e cognomi di tutti i padri del Porcellum.

 

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